lunedì 20 aprile 2015

Bravoure - De Dochter van de Korenaar

Eccomi tornato, un week end tranquillo, poche birre bevute tra cui una buona Equinox del Birrificio Vento Forte che vedrò di presentare prossimamente e un'ottima birra belga che non bevevo da un pò.
Oggi stacco dal parlare di birre Italiane e faccio un salto in Belgio.
Con piacere inserisco nelle mie recensioni il birrificio De Dochter van de Korenaar il birrificio artigianale attivo dal 2007 nella enclave belga in territorio olandese di Baarle Hertog. Storia “strana”, quella di Baarle, una piccola città nelle Fiandre composta da 24 parti separate, delle quali 3 poste in territorio belga e 20 (definite tecnicamente come exclavi) in quello olandese, all’interno della municipalità di Baarle Nassau.
Una storia lunga risalente al trattato di Maastricht del 1843, che stabilì la frontiera fra i due paesi, faccenda che si rivelò così complicata da originare questo “sbriciolamento” geografico. Il confine è così articolato che alcune case sono ancora divise tra due nazioni , mangi in cucina in Belgio e vai dormire in Olanda.Pazzesco.
Un birrificio che spero di riuscire a visitare il prima possibile , magari a guigno dove se tutto andrà bene farò un salto ....a casa mia.
Storia lunga quella del birraio Ronald, che già a 16 si inventava birra rubando farina d'avena alla mamma luppolo selvatico e lievito per il pane.
E poi a soli 23 anni se non ricordo male nel 2007 ecco nascere il suo birrificio, dal nome impronunciabile, che significa il succo della figlia della spiga di grano, quello che Carlo V, sovrano del Sacro Romano Impero, dichiarava di preferire di gran lunga al sangue dei grappoli d’uva
Birre mai banali ,confezionati in modo elegantissimo, diversi esperimenti in botte di cui ho provato poco.
Veniamo alla nostra birra, come sapete se avete seguito i miei tanti post, la Bamberga e le birre affumicate mi son rimaste nel cuore ...oltre che nel fegato, quindi ho cercato una birra simile.
Parlo della De Dochter van de Korenaar Bravoure,  una smoked ale, 6,5 % alc/vol, una birra per persone coraggiose come riporta Roland.
Versata nel bicchiere si presenta di un bel colore ambrato carico e intenso, piuttosto liquoroso. Corpo limpido con riflessi color rubino. Lascia trasparire una leggera ma rapida fermentazione interna, non chè la presenza di alcune tracce di corpi quali il lievito, male.
La schiuma poco persistente, che scompare rapidamente  lasciando tuttavia sempre un pizzo nel bicchiere. Trama fine, consistenza spumosa, colore bianco sporco.
A naso aroma luppolato e leggermente affumicato, nel quale si ritrova anche molto malto, terra, polvere e un leggero muffato, percepisco il fruttato di frutti rossi quali ciliegia e lamponi.
In bocca leggermente astringente data dai sentori di frutta rossa, un pizzico di acidità, carbonazione presente a rendere la birra un filo frizzante.
Anche in bocca, il sentore dominante è l’affumicato, soprattutto man mano che la birra riposa in bicchiere. Riscaldandosi, aumenta anche la carica etilica, una buona birra , non molto beverina, forse un filo troppo frizzante per questo stile, ma la convivenza tra fruttato, affumicato legnoso e un pizzico di acidità ne fanno una buona birra da condividere con un amico.
Consigliata soprattutto a chi capisce lo stile.
Consiglio di servirla a 10°

ABBIANEMNTI: ottima con molluschi e pesce affumicato, carni rosse e perchè no selvaggina


Formato 33 cl      6,5 % alc/vol       Pagata 3,70 euro in beershop

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